martedì 5 dicembre 2017

Larijani alla TASS: "Le nostre forze rimarranno in Siria per tutto il tempo che riterremo necessario d'accordo con Damasco!"

A Mosca per prendere parte a un meeting internazionale contro il narcotraffico il Presidente dei Majlis (Parlamento) della Repubblica Islamica, Ali Larijani, ha dichiarato che le forze militari iraniane dislocate in Siria per la lotta al terrorismo rimarranno nel paese fino a che Teheran e Damasco lo riterranno opportuno.

La dichiarazione suona come un deciso monito al regime ebraico, che da giorni tenta senza alcun successo di intervenire a favore dei suoi alleati terroristi di Al Nusra, messi alle corde dall'Esercito Siriano (e dai suoi alleati) nella sacca di Beit Jinn.



"La guerra contro i terroristi non é ancora finita" ha dichiarato Larijani, "L'Iran la ha ingaggiata dal principio, non appena la Siria e l'Irak chiesero il suo intervento; quando converremo coi nostri alleati che la nostra presenza non ha più ragion d'essere, ci ritireremo, ma non un secondo prima".

Parole molto nette che, sommate ai clamorosi successi dell'antiaerea siriana (rifornita di radar e missili russi) dovranno far ponzare molto profondamente le 'teste d'uovo' a sei punte, prima di ripetere avventurismi e provocazioni armate.


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