sabato 28 settembre 2013

Il Presidente tunisino, del partito laico CPR, chiede la libertà per Mursi e scatena una crisi diplomatica!

Alta tensione sulla rotta Tunisi-Cairo-Dubai a seguito di recenti dichiarazioni del Presidente della Repubblica Tunisina Morcef Marzouki, salito al potere con la nomina dell'Assemblea Costitutente dopo la cacciata dell'autocrate Ben Ali, che, pur facendo parte di un partito laico e progressista si é dichiarato a favore dell'immediata liberazione dell'Ex-Presidente egiziano Mohammed Mursi, arrestato dalla giunta militare che lo ha deposto lo scorso luglio.

L'affermazione ha causato piccate repliche da parte egiziana che caldeggiano il leader tunisino a "farsi i fatti suoi" ma soprattutto, sorprendentemente, ha portato il Governo degli Emirati Arabi a ritirare il suo ambasciatore da Tunisi richiamandolo in patria, segno ulteriore di come gli UAE si stiano sempre più svincolando dal fronte islamista fino a ieri capeggiato dal Qatar, che vedeva l'Ikhwan egiziana come un naturale alleato.

Pochi giorni fa gli UAE avevano aiutato il Governo siriano a ottenere per il proprio ministro degli Esteri un visto per New York, facilitando anche il suo viaggio aereo intercontinentale senza scalo.

Grande rally della Jihad Islamica Palestinese nella Striscia di Gaza! Immagini esclusive per i lettori di Palaestina Felix!!

venerdì 27 settembre 2013

Nuove vittorie siriane a Daraa e Masnaa mentre si frantuma sempre più il fronte terrorista!!

Con una veloce ed efficace operazione antiterrorismo nel Sud del paese vicino al confine con la Giordania, nella Provincia di Daraa, le truppe del Presidente Assad hanno catturato un veicolo letteralmente "stracolmo" di armi di origine sionista destinate ai mercenari wahabiti stranieri che agiscono nel paese: il mezzo, bloccato nella cittadina di Majjeh, era carico di missili anticarro, mortai  con dozzine di bombe da 60mm, e centinaia di caricatori per armi leggere e migliaia di proiettili per mitragliatrici medie e pesanti.

Cellule terroriste sono state circondate e distrutte anche nelle località di Awa, Inkhel, Al-Naemeh, Atman, Edwan, al-Za'roura, Ein al-Basha, Al-Hairan e Ghadeer al-Bustan. Un'altra offensiva siriana é stata scagliata contro la zona di Masnaa, verso il confine con il Libano, dove pochi giorni fa si é registrato un tentativo di infiltrazione di mercenari takfiri, fortunatamente bloccato da parte dell'Esercito di Beirut.

Intanto si aggravano sempre più le rivalità tra il fronte Al-Nusra e i mercenari dell'FSA...adesso, dopo giorni di scontri e centinaia di morti da entrambe le parti sembra che i qaedisti di Al-Nusra, finanziati dall'Arabia Saudiita abbiano dato un "ultimatum" ai terroristi filoturchi dell'FSA, per sottomettersi a loro oppure venire eliminati...più morti verrano da questi scontri meno nemici domani dovrà affrontare l'Esercito di Assad!

Comunicato delle Brigate Martiri di Al-Aqsa in Cisgiordania: "Risponderemo ai crimini sionisti contro il nostro popolo!"

Aggiornamento dalla West Bank occupata dal regime ebraico e dall'Anp illegalmente egemonizzata dal cacicco Abbas e dai suoi manutengoli dove, con un messaggio mediatico che non aveva smili dai tempi della "Seconda Intifada" un commando armato delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa" ha dichiarato che l'organizzazione é pronta a riprendere massicciamente le operazioni di Resistenza in maniera da dissuadere le forze sionaziste dal perserverare nella loro opera di persecuzione dei legittimi abitanti della Palestina.

Diverse attività di Resistenza armata, ascrivibili ora a individui isolati, ora a gruppi militari organizzati si sono susseguite negli ultimi giorni portando alla morte due soldati dell'occupazione ebraica e alla distruzione di un loro bulldozer Caterpillar corazzato (questo però saltato in aria presso la Striscia di Gaza).

Ultimamente proprio le Brigate dei Martiri di Al-Aqs si sono segnalate per il loro attivismo, forse segnale che nella fazione di Abbas sta crescendo il malcontento per la posizione succube a Washington e Tel Aviv ostinatamente tenuta dal leader Mahmud Abbas.

Nuova vittoria diplomatica per Lavrov (e Putin, e Assad) contro Kerry (e Obama, e Netanyahu)!

Nel disperato tentativo di tenere 'accesa' una fiammella di possibilità per un attacco militare contro la Siria la Casa Bianca anche dopo l'accettazione da parte di Moallem e Assad del piano per il controllo internazionale dell'arsenale chimico di Damasco avevano spasmodicamente cercato di includere nella bozza di accordo con l'ONU un riferimento al famigerato 'Capitolo 7' che rendesse ingiuntivi gli impegni di Damasco e prevedesse in caso di inadempienza la possibilità di 'ritorsioni' da parte della comunità internazionale, ritorsioni che ovviamente Washington voleva interpretare a priori come "ricorso alle armi".

Era in definitiva la stessa tattica seguita con l'Irak; se il riferimento al Capitolo 7 fosse stato concesso sarebbe bastato a Washington montare una campagna propagandistica abbastanza assordante accusando Assad di stare "violando" gli accordi con le Nazioni Unite per poi magari 'passare all'azione' anche in assenza di una risoluzione ONU in merito, esattamente come successo nel 2003 contro Bagdad.

Ma Lavrov e Putin non sono così facili da raggirare, specialmente tenendo conto del precedente irakeno e hanno ben guardato che in sede internazionale una anche solo cursoria menzione del Capitolo in questione finisse nella bozza di accordo su cui attualmente sono in corso le trattative. Si dice che per questo il Premier sionista Netanyahu, che già considerava 'cosa fatta' l'aggressione militare alla Siria, sia andato su tutte le furie.

giovedì 26 settembre 2013

Vasta operazione antiterrorismo irakena distrugge rete wahabita nella Provincia di Diyala!

Continua a ritmo serrato la lotta del Governo di Bagdad e delle sue agenzie di sicurezza contro la rete del terrore wahabita che, agli ordini dei suoi burattinai di Washington e Tel Aviv cerca da una parte di favorire l'infiltrazione in Siria di mercenari stranieri e di rifornimenti di armi e munizioni e dall'altra di penetrare il confine con la Repubblica Islamica dell'Iran per destabilizzarla con attentati e assassinii.

Con le ultime retate l'intelligence irakena ha arrestato un estremista wahabita legato al gruppo qaedista di 'Al-Nusra' nel Sud del paese; l'arrestato, come si vede in foto, aveva a disposizione materiale ideologico per l'indottrinamento degli estremisti sunniti e disponeva di contatti diretti e indiretti con le agenzie di spionaggio americane che controllano e monitorano i gruppi takfiri.

Forze congiunte di polizia ed Esercito hanno neutralizzato quattro "emiri" della rete terroristica Al-Qaeda nella provincia orientale di Diyala, mentre la polizia del governatorati di Kirkuk e Karbala ha arrestato trentanove terroristi takfiri, alcuni persino travestiti da donne nel tentativo di sottrarsi alle perquisizioni e all'accertamento delle generalità.

Si rompe il fronte degli emiri sunniti: gli Emirati Arabi Uniti aiutano il Ministro siriano Moallem a raggiungere New York per la riunione ONU!

Sappiamo tutti benissimo come gli Stati Uniti, da veri capofila dell'Imperialismo globale usino le leggi internazionali solo e soltanto quando esse fanno comodo ai loro interessi ulteriori: qualora le prime siano in contrasto coi secondi si accontentano di ricorrere al puro e semplice arbitrio della prepotenza.

Walid Moallem, Ministro degli Esteri dell'unico legittimo Governo siriano ha diritto a ricevere un visto d'ingresso per gli Usa per ogni occasione che richieda la sua presenza al Palazzo di Vetro dell'ONU, dove attualmente si sta aprendo l'annuale sessione autunnale di lavoro. Ebbene fino a poche ore fa Washington ha negato al rappresentante siriano la 'Visa' d'ingresso ed é stato necessario l'intervento degli Emirati Arabi per fargli rilasciare un permesso per l'ingresso a New York ma non al resto del paese.

Inoltre gli UAE hanno dovuto fare da 'scalo' al volo del Ministro siriano per permettergli di raggiungere gli Stati Uniti con un singolo volo intercontinentale ed evitare così di fermarsi in paesi collusi con il complotto terroristico scatenato da due anni contro il suo paese (Turchia, Francia, Inghilterra...).

L'atteggiamento degli Emirati é interessante perché indica come si stia sgretolando il fronte degli emiri petroliferi sunniti, fino a poco fa tutti uniti dietro Arabia Saudita e Qatar nel sostegno ai terroristi mercenari e alle loro fittizie organizzazioni internazionali (FSA, Osservatorio di Londra)...

...Assad e il suo Governo stanno per vincere la battaglia sul campo e i più pragmatici tra i sovrani sunniti si preparano a convivere con l'inevitabile realtà dei fatti.

L'Esercito libanese blocca furgone di terroristi diretto verso la Siria ad Ersal: un morto e due feriti!

Riconoscendo, anche grazie ai risultati delle ultime indagini, il ruolo preponderante svolto dalla zona di Ersal e dintorni nei piani di sostegno all'insorgenza terrorista in Siria da parte di gruppi e partiti allineati con l'estremismo settario finanziato e favorito dall'Arabia Saudita l'Armee Libanaise sta stringendo le maglie del suo controllo sulla zona.

Nella giornata di ieri una pattuglia dell'Esercito ha intercettato e bloccato un pulmino carico di uomini armati che cercava di passare la frontiera; vistisi costretti ad aprire il fuoco verso il veicolo i soldati sono riusciti a fermarlo uccidendo un passeggero e ferendone altri due.

Nella confusione che é seguita l'autista del veicolo si é arreso ed é stato subito tratto in arresto con le accuse di contrabbando, favoreggiamento del terrorismo, banda armata e resistenza all'arresto, mentre uno dei feriti é riuscito a far temporaneamente perdere le proprie tracce.

mercoledì 25 settembre 2013

Tredici gruppi armati qaedisti si alleano contro gli altri terroristi takfiri, ormai l'insorgenza mercenaria é all'ultima spiaggia!

Per oltre due anni la cagnara ammaestrata dei media imperialisti e sionisti ha preteso di spacciare come oro colato i proclami di un sedicente 'Osservatorio siriano dei Diritti Umani' collocato a Greenwich e operato da una sola persona, un maldestro truffatore di nome Rami Abdelrahmani da noi ribattezzato 'L'Omino di Burro' specialista in menzogne e inganni come il suo predecessore collodiano.

Adesso, con gli scontri tra le varie anime dell'insorgenza takfira terrorista che diventano sempre più intensi e sempre più gravi ogni giorno che passa,  ben tredici sigle della galassia terrorista straniera aizzata contro la Siria dal complotto sionista-americano-wahabita hanno scritto all'Osservatorio di Abdelrahmani annunciando la loro intenzione di tagliare ogni relazione con l'FSA, col suo braccio politico Ahmad Tomeh, col suo capo militare Salim Idris.

Questa la lista dei gruppi estremisti wahabiti che hanno ufficialmente dichiarato guerra al resto dell'insorgenza takfira, sperano che le due ribellioni si annientino l'una con l'altra.
1. Al-Nusra Front
2. Free of Levant Movement
3. Tawhid Brigade
4. Islam Brigade
5. Hawks of Levant Brigades
6. Dawn of Levant Movement
7. Al-Noor Movement
8. Noureddine al-Zenki Phalanges
9. Right Brigade - Homs
10. Forqan Brigades - Quneitra
11. 'Upright as Ordered' Gathering - Aleppo
12. The Nineteenth Division
13. Al-Ansar Brigade


Emergono nuovi particolari sul complotto takfiro dell'autobomba di Ruwais mentre l'Armee Libanaise si schiera a Dahyieh!

Ad alcuni mesi dalla tragica strage di Ruwais quando un'autobomba colpì il cuore del quartiere sciita di Beirut Sud causando dozzine di morti e centinaia di feriti cominciano a emergere dettagli sulle modalità e le responsabilità dell'attentato grazie ai grandi progressi fatti dagli inquirenti nell'inchiesta relativa.

L'autobomba era una BMW comperata dall'originale proprietario Nada Salman, nativo di Moutsaibeh e residente a Aliyeh. Acquirente era un uomo di Ersal, località nota per la presenza di gruppi takfiri vicini all'Alleanza 14 Marzo.

Il takfiro di Ersal ha ceduto la BMW al concittadino Omar Atrash; questo nome appariva già nei file delle indagini sugli attentati a personale dell'Esercito libanese avvenuti nel corso dell'ultimo anno, segno che la matrice wahabita é comune per questo genere di  delitti.

Atrash insieme a dei complici ha caricato di esplosivo l'auto e ha sostituito la targa con una falsa. A portare la BMW nel quartiere sciita é stato il cittadino siriano Mohamed al-Karouni, ripreso da telecamere di sorveglianza alla guida del mezzo un paio di giorni prima della sua esplosione.

martedì 24 settembre 2013

Combattenti curdi uccidono 83 terroristi wahabiti nella Provincia di Raqqa, scontri fra terroristi di varie fazioni!

Sono ben 83 gli affiliati alla formazione wahabita 'Al-Nusra' eliminati vicino al villaggio di Tel Abyad (Provincia di Raqqa) dai combattenti dei Comitati Popolari Curdi, formazione schierata col Governo di Damasco e contro i mercenari stranieri finanziati da Turchia, Arabia Saudita, Usa e Israele.

Il leader curdo Hossein Morteza ha riferito che, mentre i suoi uomini eliminavano le cellule terroriste che cercavano di infiltrarsi nel territorio controllato dai Comitati Popolari altre unità di Al-Nusra combattevano una dura battaglia, altrove, contro gli uomini dell'FSA filoturco.

Le occasioni di scontri tra diverse fazioni del terrorismo internazionale si fanno sempre più frequenti e fanno intravedere una spaccatura del fronte takfiro che il Presidente Assad non tarderà a volgere in favore delle sue forze.

La Resistenza palestinese distrugge con una mina un bulldozer corazzato sionista vicino a Deir el Balah!

A conferma che qualcosa sta decisamente muovendosi nel campo della Resistenza palestinese, poche ore fa un odioso Caterpillar corazzato delle forze armate sionaziste, lo stesso tipo di macchina usato per distruggere secolari villaggi palestinesi, lo stesso ordigno responsable della morte di Rachel Corrie, é stato distrutto da un'esplosione tra il confine di Deir el-Balah e la Striscia di Gaza.

Il veicolo cingolato sionista stava apprestandosi a invadere il Ghetto palestinese assediato per danneggiare le colture palestinesi in maniera da rendere più gravi le conseguenze del disumano assedio contro la Striscia costiera, ma é incappato in una mina sepolta sulla sua strada dai militanti palestinesi che lo ha distrutto.

Dopo l'abbattimento di due soldati sionisti in Cisgiordania anche a Gaza sembra che le fazioni armate abbiano deciso di riprendere la lotta contro il regime ebraico.

Anche Salahddin Sultan, leader della Fratellanza Musulmana, sperimenta l'ospitalità delle prigioni egiziane!

Secondo quanto riportato dall'Agenzia Anadolu Salahddin Sultan, leader dell'Ikhwan latitante fin dalla deposizione dell'Ex-presidente Mohammed Mursi a inizio dello scorso mese di luglio é stato catturato dalle forze di sicurezza egiziane.

Anche Mohamed Ali Bishr, già Ministro dello Sviluppo Locale sotto la Presidenza di Mursi, sarebbe stato arrestato e imprigionato nello stesso giorno.

Come abbiamo già detto, la Corte Suprema del Cairo ha sciolto la Fratellanza Musulmana e ogni associazione a essa imparentata ordinando tra l'altro il sequestro di tutti i beni mobili e immobili a essa riconducibili.

Sono ormai oltre duemila i dirigenti di alto e medio livello dell'Ikhwan che sono stati finora arrestati e imprigionati: come conseguenza la capacità dell'organizzazione di suscitare movimenti e proteste di massa é stata quasi annientata e non si sono più ripetute le massicce manifestazioni che a luglio avevano causato anche centinaia di morti.

lunedì 23 settembre 2013

Morto vicino a Idlib comandante di Al-Qaeda: buffe reazioni della milizia mercenaria filoturca!

Abu-Abdallah al-Libi, comandante della milizia qaedista 'Stato Islamico di Irak e Siria' é stato trovato morto nei dintorni di Idlib, dove, di recente, si sono consumati sanguinosi scontri a fuoco non tra i mercenari takfiri e l'Esercito regolare siriano, ma tra fazioni rivali degli stessi wahabiti. La milizia qaedista sostenuta dai sauditi, infatti é ai ferri corti con l'FSA filoturco e spesso arriva a scontrarsi pesantemente coi suoi miliziani.

La cosa buffa é che anziché rivendicare l'uccisione e usarla come prova della sua 'forza' la milizia filoturca FSA nega disperatamente di avere organizzato l'uccisione di Al-Libi, temendo le rappresaglie dei filosauditi. In realtà é probabile che un commando scelto delle truppe di Assad sia entrato in azione per esacerbare le rivalità tra ISIL e FSA, impediare che facciano fronte comune e sconfiggerli con più agio separatamente.

Grazie alla crescente rivalità tra i vari gruppi qaedisti e takfiri la vittoria delle forze armate siriane contro l'insorgenza terrorista sembra ancora più facile, rapida e vicina nel tempo.

"GAME OVER per l'Ikhwan!" Le autorità egiziane mettono fuorilegge ogni incarnazione della Fratellanza Musulmana e confiscano tutti i suoi beni!!

Con una sentenza di esemplare durezza la Corte Suprema del Cairo ha letteralmente "annientato" la Fratellanza Musulmana, organizzazione politica che aveva sfruttato l'insurrezione popolare con cui nel 2011 é stato deposto Hosni Mubarak per cercare di accaparrarsi il potere in un'ottica divisiva e settaria coeva alla campagna terroristica takfira in corso in Siria e subserviente ai desideri del Qatar e della sua classe dirigente precedente alla salita al trono dell'Emiro Tamim (lo scorso giugno).

Le lancette in Egitto sono state riportate agli anni '50 quando, dopo un fallito tentativo dell'Ikhwan di assassinare (per conto della CIA americana) il Presidente Nasser l'organizzazione era stata annientata e costretta alla clandestinità. Ormai in Egitto é impossibile portare avanti iniziative pubbliche di ogni genere che si rifacciano alla Fratellanza Musulmana, al Partito di Libertà e Giustizia, al Regime del deposto Presidente Morsi.

Tutti i beni mobili e immobili riconducibili all'Ikhwan e ai suoi dirigenti, inoltre, sono stati confiscati dalle autorità.

Un altro soldato sionazista ucciso dalla Resistenza palestinese ad Al-Khalil, cosa accade in Cisgiordania?

Un soldato delle forze di occupazione sioniste che illegalmente sono stanziate nella West Bank é stato colpito dal fuoco palestinese vicino alla città di Al-Khalil, morendo poco dopo essere stato trasferito via dalla zona del ferimento.

Il militare di cui non é stata ancora rivelata l'identità é il secondo membro delle forze armate sionaziste a perdere la vita nella Cisgiordania occupata dopo che nel week-end un cittadino palestinese di Qalqiliyah aveva ucciso un altro militare sperando di poterne scambiare il cadavere con il fratello ingiustamente detenuto senza accusa nelle galere del regime ebraico.

Qualche giorno fa le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa avevano annunciato un ritorno alla Resistenza Armata nei territori occupati; non si sa ancora se quest'azione possa essere fatta risalire a loro.

domenica 22 settembre 2013

Le truppe di Assad sequestrano carichi di armi, munizioni, esplosivi e droghe eccitanti destinate ai takfiri mercenari!

Armi, decine di migliaia di proiettili, granate, bombe da mortaio, pacchi e pacchi di anfetamine e altri eccitanti come la Fenitillina (Captagon) e chili di esplosivo C4 sono stati sequestrati dalle forze armate siriane nel corso delle loro ultime operazioni contro i militanti takfiri in varie parti del paese.

Truppe regolari hanno distrutto una cellula terrorista presso le Fattorie di Al-Ebb abbattendo Ayman al-Kishek e sei suoi complici della 'Brigata al-Islam' tra cui il pluriricercato Yahiya al-Da'as. Nelle aree agricole di Hteitet al-Turkman fuori da Shabaah recentemente riconquistata, un altro gruppo takfiro é stato distrutto insieme ai suoi capi Abu al-Jud e Ra'aft al-Homsi.

Mohammad al-Jbawi, Mohammad Brejawi e Khalid Kandah sono stati abbattuti coi loro seguaci nella zona delle fattorie di Rima, fuori da Yabroud mentre un attentato suicida a mezzo autobomba che doveva paralizzare il sito industriale di Al-Nabek é stato sventato quando il fuoco di interdizione delle guardie armate della fabbrica ha ucciso il guidatore del veicolo a grande distanza dall'impianto, prima ancora che egli potesse far detonare l'esplosivo che portava nel mezzo.

L'Armee Libanaise si schiera attorno al quartiere sciita di Beirut Sud per prevenire attentati di fanatici wahabiti!

L'Alto Comando dell'Esercito libanese ha dichiarato nel corso del week-end che, in linea con le misure precauzionali intraprese in seguito ai gravi fatti terroristici che ultimamente hanno colpito Beirut e Tripoli Siriaca é stato iniziato lo schieramento di pattuglie e posti di blocco e controllo nella capitale e specialmente nei distretti meridionali, tradizionalmente abitati dagli Sciiti.

Proprio a Beirut Sud, lo ricordiamo a luglio era esplosa un'autobomba che aveva fatto dozzine di morti e centinaia di feriti; in seguito la vigilanza dei gruppi sciiti e delle autorità aveva portato alla cattura di un commando wahabita in possesso di un'altra autobomba pronta ad esplodere.

Tuttavia negli ambienti militari si dice che gli attuali organici delle forze armate non sono adatti a un massiccio controllo del territorio interno e che, come sostengono il Brigadiere in pensione Rojeh Salem e il Generale Ashraf Rifi bisognerebbe consentire il temporaneo arruolamento di migliaia di volontari per svolgere in sicurezza tali compiti.

Per adesso sembra che si punterà all'incremento termporaneo di 2000 unità.

Cittadino palestinese esasperato dalla prigionia decennale del fratello (senza accuse!) uccide militare sionazista in Cisgiordania!

Secondo quanto riportato dall'emittente iraniana PressTV Nidal Amer, un cittadino palestinese abitante della Cisgiordania illegalmente sottoposta all'occupazione militare del regime ebraico avrebbe catturato e giustiziato un soldato sionazista, tale Tomr Hazan (foto sotto) nella speranaza di negoziare la restituzione del suo cadavere con la liberazione del fratello, Nureddin Amer, da oltre un decennio sottoposto a 'detenzione amministrativa'.

Tale mostruoso istituto, lo abbiamo già detto più volte, permette al regime sionista razzista di tenere in prigione a tempo indeterminato chiunque voglia senza dover produttre o giustificare uno straccio di prova.
Siamo certi che nella mandira di giornalisti-letamai allevati negli ultimi 20 anni a suon di shekel si troverà qualcuno disposto a piangere l'SS sionista, noi consideriamo semplicemente che il morto sia perito come conseguenza delle disumane politiche di occupazione e persecuzione del regime di Tel Aviv.

La lotta del cittadino di Qalqiliah, per noi, rimane coperta dal Naturale Diritto alla Resistenza di tutti i popoli oppressi.